Conferma manifestazione

La manifestazione del 6 maggio e’ confermata, in caso di pioggia faremo del nostro meglio per portarla avanti comunque sfruttando i portici. E’ comunque una buona idea portarsi un ombrello e sacchetti o giornali.

Chi abbia voglia di dare una mano con i preparativi puo’ passare presso il Paolotti verso mezzogiorno.

A domani!

Aula studio Fantasma 6 Maggio ore 15:00

Volantino Aula Studio Fantasma

Aula Studio Fantasma

Giovedì 6 Maggio alle ore 15:00 davanti al Bo.

Vieni anche tu a studiare nell’aula studio fantasma!

Questa iniziativà è un sit-study-in di protesta nei confronti dell’Ateneo padovano a cui richiediamo uno spazio per poter studiare sempre, dove il nostro ruolo di studenti venga valorizzato anziché banalizzato, dando all’Ateneo la possibilità di risparmiare sulla gestione degli spazi studenteschi e di offrire dei servizi migliori.

A questo link è disponibile la lettera aperta indirizzata al Magnifico Rettore ed ad altre Autorità Accademiche:

Lettera Aperta

Riunione Assemblea 26 Apr 2010

Manifesto Assemblea

Manifesto Assemblea

In questa riunione verra’ discusso, definito ed infine deciso il primo evento di protesta per chiedere la riapertura di un tavolo di trattativa con l’Ateneo. Scopo della trattativa sara’ riavere uno spazio per il Pollaio.

Diverse proposte sono gia’ state fatte all’interno della prima riunione in cui tale Assemblea è stata costituita, in questa seconda invece si decidera’ nella pratica cosa fare utilizzando il metodo del consenso; solo in caso di opinioni inconciliabili si decidera’ per maggioranza andando ai voti.

Lunedi’ 26 Aprile 2010, ore 16:30, Aula B, Dipartimento di Fisica, ingresso Via Paolotti.

Assemblea generale 19 Apr 2010

E’ ufficialmente convocata per Lunedi’ 19 Aprile 2010 alle ore 16:00 un’assemblea generale nel cortile antistante la sede del Pollaio di Via Marzolo.

Sono invitati tutti gli studenti, dottorandi, ricercatori, professori e dipendenti universitari che siano interessati a conoscere i piu’ recenti avvenimenti che hanno portato alla chiusura della sede del Pollaio di Via Marzolo ed alla rottura degli accordi precedentemente presi per la nuova sede.

A seguito dell’assemblea chiunque sara’ libero di proporre e discutere le possibili linee da seguire per riuscire a riottenere quanto apparentemente perduto.

E’ disponibile un breve riassunto della storia del pollaio dal 2006 ad oggi.

Riunione con il Delegato Schiavon

Questa mattina si e’ svolta una riunione tra alcuni rappresentanti degli studenti, il Prorettore alla condizione studentesca Prof. Scutari, il Delegato del Rettore per gli spazi didattici Prof. Schiavon e la responsabile per il Servizio programmazione e sviluppo progetti Dott.ssa De Gasperi.

Nel corso della riunione sono state affrontate diverse questioni. In particolare e` emerso, con nostro sommo rammarico, che la nuova aula studio del complesso Paolotti non e` assolutamente da considerarsi la nuova sede delle aule Acquario e Pollaio e che tutti gli accordi presi precedentemente con il Direttore del dipartimento di Fisica Prof. Busetto e con l’ex preside della Facolta’ di Scienze Prof. Calimani sono da ritenersi caduti. Il Delegato e il Prorettore considerano infatti conclusa l’esperienza di cogestione con la chiusura della storica sede di via Marzolo e ci hanno inoltre proibito di chiamare le nuove aule studio del complesso Paolotti “Acquario” e “Pollaio” (che in neolingua si chiamano invece aula Paolotti), per non rischiare che gli studenti pensino di potere avere in questa nuova aula quello che avevano in passato.

Non intendiamo comunque appiattirci ad una “normalita'” che viene imposta a scapito dei servizi forniti agli studenti. A titolo di esempio basti dire che sara’ questo il primo anno che l’universita’ non avra’ nemmeno un’aula studio aperta durante il periodo delle festivita’ pasquali (dal 2 al 7 aprile).

Nonostante attualmente sia senza una sede, non abbiamo nessuna intenzione di far morire il “progetto Acquario/Pollaio”. Le possibili azioni alternative sono piuttosto delicate, le stiamo dunque valutando con attenzione e cercheremo di tenervi informati.

Riassumiamo ora gli altri argomenti discussi in riunione, perlopiu’ tecnici, riguardanti la funzionalita’ dell’aula del compesso Paolotti e per i quali abbiamo ricevuto la promessa di una risoluzione:

In particolare abbiamo portato all’attenzione il problema della mancanza di ricircolo di aria, del riscaldamento/condizionamento spento la sera e i fine settimana, della mancanza di veneziane per il sole alle finestre e della necessita’ di avere delle lavagne in Acquario Biblioteca Studenti. Il Delegato si è impegnato a prendere nota di questi problemi ed a risolverli appena il budget lo permetterà, dando però la precedenza a lavori più urgenti come la tinteggiatura di altre aule di Ataneo.

Abbiamo inoltre segnalato il fatto che l’aula studio chiude addirittura prima dell’orario stabilito (alle 22:30 anziche’ alle 23:00) a causa dell’errata programmazione del sistema d’allarme. Il Delegato Schiavon suggerisce di lasciar suonare l’allarme e di chiudere comunque alle ore 23:00 come gia’ capita in altri spazi dell’Universita’. I nostri rappresentanti hanno quindi insistito perche’ venga richiesta la riprogrammazione dell’allarme e non possiamo che sperare che la cosa si concretizzi.

Il Delegato si è dimostrato inoltre intenzionato a risolvere il problema del parcheggio per le bici (dato che dove vengono posizionate attualmente danno un senso di disordine) ed ha intenzione di fare mettere delle rastrelliere nel parcheggio all’angolo tra Via Paolotti e Via Luzzatti.

Per quanto riguarda gli orari di chiusura dell’aula studio del Paolotti, non pare ci sia la volonta’ di prolungare l’apertura serale, ne quella della domenica, ma grazie a dei fondi reperiti dalla Dott.ssa De Gasperi (Laureata in Fisica che in Pollaio c’e’ stata da studentessa), il delegato Schiavon si e’ dimostrato disponibile all’apertura sperimentale dell’aula studio Jappeli nel week-end a partire da dopo la chiusura pasquale.

Miglioramento degli spazi?

Qualche giorno fa è apparso nell’atrio dell’aula studio un mobile blu. Per quanto impolverato e retrò l’abbiamo accolto con favore riconoscendo in lui uno dei “Puffi Blu” del Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata (DMPA). Queste postazioni, per chi non lo sapesse, contengono dei computer che permettono la consultazione delle bacheche elettroniche agli studenti, per l’iscrizione agli esami e la visione delle liste con i voti.

Puffo Blu

Puffo Blu posizionato di fronte all'aula

Tutto sembrava perfettamente ragionevole: nuova aula studio, nuovo puffo blu del DMPA (i tecnici informatici preferiscono installare e mettere a disposizione un computer vecchio piuttosto che fare il lavoro di front office). La comparsa del puffo blu ci ha quindi fatto sperare che alla presenza del mobile sarebbe a breve seguita quella del computer; considerando la chiusura serale, del sabato e festiva del resto del Plesso Paolotti, averne uno fuori dalla portineria poteva essere un ottimo servizio per gli studenti ancor di più considerando che secondo i volenterosi tecnici del DPMA, era certa la fattibilità tecnica con poca fatica.

Oggi il mobile non c’è più… Quindi indagando sulle motivazioni di tale sparizione, scopriamo che la portinaia e i tecnici del DMPA avevano agito “in anticipo”, fiduciosi che il delegato del Rettore responsabile dell’aula studio avrebbe certamente approvato un servizio così palesemente utile e per di più che non richiedesse né di un budget né di un minuto del suo tempo (Non dovrebbero forse queste proposte trovare sostegno da parte del delegato “al coordinamento e al miglioramento dell’utilizzo degli spazi per l’attività didattica”?)

Quest’ultimo invece, una volta messo al corrente, ha contattato la portineria ed i tecnici del DPMA, intimando di annullare tutto il progetto, apportando come principale motivazione il fatto che le altre aule studio non danno questo servizio e che non vede il motivo per cui in questa dovesse venir portato avanti, dato oltretutto che non gli risultava che gli studenti lo avessero chiesto.

Morale della favola, il puffo blu che già era stato posizionato all’ingresso della nostra aula è stato riportato ad ammuffire nelle cantine.

Noi siamo allibiti, quando ci hanno raccontato questa storia non volevamo crederci, ma a quanto pare è la triste realtà.

Ma non molleremo, faremo ufficialmente richiesta di avere questo puffo blu e speriamo, nonostante tutto, di riuscire a migliorare questi spazi.

Statistiche?

Da questo Lunedì 22 Febbraio sono comparsi nella portineria dell’aula studio di via Paolotti dei fogli su cui le portinaie, i centocinquantaoristi, o le guardie di turno, devono documentare la quantità di studenti presenti all’interno dell’aula nelle varie fasce orarie.

Immaginiamo (e possiamo solo immaginarlo dato che è più di un mese che aspettiamo di avere una riunione con il Delegato responsabile dell’aula, prof. Oddone Schiavon) che tale indagine statistica sia frutto delle nostre continue pressioni mirate a dimostrare la necessità di nuove aule studio ed in particolare di più ampi orari delle stesse.

Detto ciò niente di male, siamo certi che ci sia bisogno di più aule studio e che molti studenti preferiscono o sono costretti (studenti lavoratori) a studiare in ore serali o nei week-end, quindi non temiamo le statistiche; il problema sta nel come tali statistiche vengono effettuate.

Una indagine del genere, fatta in questo periodo in cui si è appena conclusa una sessione di esami, non potrà fare altro che dare risultati decisamente fuorvianti. L’unica cosa che possiamo sperare è che vi sia l’intenzione di farla continuare almeno fino alla fine della sessione estiva e soprattutto che non ci sia una precisa malafede nel tentativo di dimostrare che orario e posti nelle aule studio sono più che sufficienti.

Speriamo che quest’ultima ipotesi sia solo frutto di una nostra paranoia complottista, ma detto sinceramente, memori dei recenti accadimenti, la cosa non ci stupirebbe eccessivamente.

Detto questo, appena avremo modo di discutere con il Delegato del Rettore cercheremo di scoprirne le intenzioni a riguardo e vi terremo aggiornati.

Privilegi e Privilegiati

Due pesi e due misure. A tavoli di trattative aperte, su una cosa non si puo’ assolutamente discutere, nell’apertura del “nuovo Pollaio” (presso il Paolotti). DEVE essere un’aula studio di Ateneo. Nota bene, questo non e’ un vezzo di forma o un capriccio. “Aula Studio di Ateneo” e’ una ben precisa definizione da regolamento. E la condizione che ogni nuova aula studio aperta sia tale, e’ un passo fondamentale nella nuova gestione degli spazi studenteschi, per garantire chiarezza, uniformita’, e parita’ di diritti per tutti gli studenti. Direttori di Dipartimenti, Presidi di Facolta’, Prorettori sono inamovibili. Si puo’ discutere sulla bonta’ di una tale scelta, o sull’efficacia di tale soluzione, ma a prima vista sembra ragionevole e non ce ne lamentiamo troppo.

Quello che pero’ non va giu’ e’ scoprire, con fastidio piu’ che rammarico, che chi dovrebbe fare rispettare certe decisioni degli organi d’Ateneo, si sente contemporaneamente libero di violare le stesse regole che sottoscrive. Pochi mesi prima della chiusura del Pollaio di Via Marzolo, una nuova, minuta ma efficace aula studio viene aperta ai piedi del Dipartimento di Scienze Chimiche. E che problemi ci sono? Piu’ posto c’e’, meglio e’… per noi.

Peccato che dopo pochi mesi, compare un cartello, firmato niente di meno che dal Direttore del Dipartimento di Scienze Chimiche, nonche’ Prorettore con delega per l’Edilizia dell’Ateneo (quindi le regole dovrebbe conoscerle bene) che esplicita in maniera chiara e concisa che l’aula di studio e’ aperta ad uso esclusivo degli studenti frequentanti corsi del Dipartimento stesso (leggi: gli studenti di Chimica). Per di piu’ l’aula, non risulta di Ateneo; aperta ad una fetta molto ristretta di studenti.

Ma come? Questo viola tutte le regole a noi fermamente imposte (ci riferiamo al fatto di essere gestiti dall’Ateneo, non di voler impedire l’accesso ad alcuni studenti). Infatti, se la nostra aula fosse rimansta sotto la gestione del Dipartimento di Fisica, ora potremmo chiudere con gli stessi orari precedentemente concordati con lo stesso (ben piu’ ampi degli attuali).

Allora chi stabilisce ed impone le regole puo’ semplicemente smettere di rispettarle e fare cio’ che preferisce? Oppure ci hanno convinti che la nostra aula dovesse passare all’Ateneo, mentre questo non è assolutamente vero?