Abbiamo appreso che nella mattinata di oggi la vecchia sede del Pollaio (il prefabbricato di via Marzolo) è stata occupata dai membri di un collettivo studentesco (gli “studenti e studentesse della baracca”, stando ai volantini distribuiti nelle aule studio).
Per evitare confusioni riteniamo di dover specificare che questa iniziativa non è in alcun modo legata all’esperienza del Pollaio, nonostante si stia svolgendo all’interno della sua storica sede e che alcune tra le persone che la stanno portando avanti abbiano frequentato il Pollaio, in qualche caso anche interessandosi al progetto dell’aula studio autogestita.
Potrebbe venire la tentazione di tracciare un parallelo tra l’occupazione odierna e l’iniziativa di un anno fa in cui gli studenti del Pollaio riaprirono la sede di via Marzolo. Le due azioni vanno però nettamente distinte sia per le diverse premesse (la continuazione di un’esperienza pluridecennale nel caso del Pollaio, la fondazione di un nuovo luogo di aggregazione nel caso di quanto sta succedendo oggi) sia per i diversi obiettivi (la prosecuzione dell’esperienza di un’aula studio autogestita nel caso del Pollaio, la necessità di trovare uno spazio adatto anche allo svolgimento di iniziative di altra natura nel caso degli “studenti della Baracca”).
Dal momento che l’iniziativa non riguarda il Pollaio non riteniamo di doverci spingere oltre a queste precisazioni, cosa che comunque non avremmo modo di fare non essendo particolarmente informati né sugli eventi in corso né sui progetti futuri degli occupanti.