Seconda riunione per il regolamento del Pollaio – 23/03/17

Inaspettatamente dopo due settimane Guolo ha fissato un nuovo incontro inviando una mail tramite Fabiola Pasin con in allegato la Relazione sulla Sicurezza nominata nella scorsa riunione e una nuova bozza di Regolamento in cui le modifiche erano però minime.

La riunione si è svolta in presenza del dirigente Grappeggia, due tecnici amministrativi (Fabiola e una nuova Mariachiara) e per una parte della riunione c’era il Prorettore Guolo. Per il fronte Pollaio erano presenti tre polli (Grim, Jacopo e Sbri), Riccardo Costa come Presidente del Cds, i due rappresentanti Bean e Michielan che hanno seguito la vicenda sin dagli albori.

È stato un incontro tranquillo visto che le linee “politiche” erano già state discusse la volta precedente, si è cercato di attenersi alla semplice modifica e discussione di alcuni punti del regolamento e delle Norme di Comportamento.
Dunque andando più nello specifico:

  • Comitato di Autogestione: verrà inserito un limite entro cui il CdS dovrebbe nominare il Comitato e questo può avere tutti i membri che vogliamo.
  • Orari e autogestione: nell’ultima formulazione del regolamento sembrava che  l’autogestione si limitasse a gestire la biblioteca/emeroteca durante il giorno ed erano fissati gli orari di apertura dell’aula. Hanno acconsentito a non inserire la frase sulla biblioteca (lasciando aperte le attività svolte come autogestione) e una formulazione più flessibile per gli orari mantenendo come fascia massima 8,30 – 1,00 in tutti i giorni dell’anno e concordare di volta in volta quelli delle festività.
  • Utenti esterni: abbiamo fatto presente che essendo una sede distaccata della biblioteca di fisica con orari ufficiali fino alle 1.00, fosse il caso di permettere l’accesso agli utenti in possesso della tessera SBA. Non hanno obiettato, ma hanno detto che dovrebbero comunque fare delle verifiche. Quindi abbiamo chiesto di riformulare in modo da permettere anche l’accesso ad utenti aventi il diritto rimandando la discussione su chi dovrebbero essere in una sede differente.
  • Armadietti: nella loro proposta di regolamento gli armadietti sarebbero ad uso giornaliero e andrebbero svuotati la sera, noi abbiamo esposto il nostro modo di gestire l’assegnazione degli armadietti portando anche l’esempio del Dipartimento di Chimica che ha stilato un regolamento sul modello del nostro. Siamo riusciti a convincerli, ma hanno voluto ribadire che non bisogna coprire il vetro degli armadietti con fogli così da poter verificare che vi sia solo materiale didattico e affini.
  • Mangiare in Acquario: l’unica discussione che c’è stata era su questo punto tra noi e Grappeggia perché Guolo aveva un impegno. Abbiamo cercato di spiegare l’importanza che ha per noi mangiare qui e lui continuava a dirci che era d’accordo ma si confondeva un po’ con il punto successivo in cui si dice che non si può cucinare con elettrodomestici vari. Abbiamo capito che forse il problema era la concezione nostra e loro di “pasto” perché continuava a dire che si può mangiare il panino, l’insalata o il cous cous nel tupperware ma non si può fare un pasto. Lui non se l’è sentita di dirci che elimineranno quel punto poiché è una sezione interna della Relazione sulla Sicurezza e quindi dovremmo parlare con la responsabile.

Ci siamo lasciati con la promessa di chiudere rapidamente la questione, quindi loro ci manderanno tra circa una settimana una nuova bozza di Regolamento, sperando che questa volta lo modifichino davvero.

Aggiornamento generale e riunione 06/03/2017

È passato un po’ di tempo dall’ultimo aggiornamento, in questi mesi ci sono state tante serate uguali, sempre piacevoli, una sessione esami che ha stroncato i più (qualcuno sta ancora soffrendo) e in Pollaio non ci sono stati eventi eclatanti. Le informazioni più importanti arrivano da chi si è interessato ai lavori relativi all’aula studio di fronte e da chi ha ottenuto finalmente un nuovo incontro per discutere gli accordi Università – Pollaio.
Mi accingo quindi a riassumere un po’ il tutto.

Il Pollaio e il suo regolamento

Per la storia fino ad ora vi invito a recuperare i vecchi post in questo sito, ad oggi ci troviamo ancora senza un accordo scritto che ci affida la gestione dell’aula e che definisca le modalità con cui questa avviene.

La scorsa settimana, dopo varie pressioni da parte nostra e dai rappresentanti, ci è giunto tramite il Consiglio degli Studenti (CdS) una proposta di regolamento stilata dall’Università, da valutare e discutere in un incontro interlocutorio lunedì 6 marzo 2017 con prorettori, dirigenti e amministrativi interessati.

Durante due riunioni settimana scorsa abbiamo discusso il documento inviatoci e abbiamo scritto ed approvato le nostre perplessità e modifiche (il verbale della riunione è questo, le modifiche del regolamento potete leggerle qui), le contestazioni si possono riassumere in:

  • continuate a chiamarci Paolotti e a non riconoscere la storia del progetto;
  • assenza di chiarezza nella nomina e nella composizione del Comitato di Gestione;
  • continuate a trattarci da 200oristi senza potere decisionale, chiedendo controllo eccessivo;
  • esclusione dall’aula dei non iscritti unipd;
  • arbitraria revoca del progetto di gestione nel momento in cui ci sia un infrazione del regolamento.

Queste mozioni sono state discusse e appoggiate praticamente nella loro totalità dal CdS, quindi abbiamo inviato tutto via mail e affilato i coltelli in vista dell’incontro.

La riunione si è svolta in presenza del Prorettore Guolo, del Prorettore Da Porto, del Dirigente Grappeggia e dei tecnici amministrativi Dott.ssa Pasin (Fabiola che ben conosciamo) e Dott.ssa Melloni (Servizio Sicurezza). Da parte nostra ci siamo presentati con tre facce note (Davide, Sabri, Jacopo), il presidente del CdS (Ric. Costa) e tre rappresentanti tra Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione (Ilaria, Ric. Michielan e Pietro “Charlie” Bean).

Nei fatti i prorettori volevano un incontro veloce in cui parlare genericamente e chiarire tutte le questioni in due macro-punti: modalità di riconoscimento del Comitato di Gestione e sicurezza nell’aula. Noi abbiamo cercato di approfondire tutte le nostre modifiche nel poco tempo concesso, alla fine delle discussioni risulta:

  • Nome progetto e riconoscimento Tutti ripetono che per loro non ci sono problemi a chiamarci come vogliamo e capiscono che siamo il proseguimento del vecchio Pollaio di Fisica. Per cambiare nome allo spazio però dovremo rivolgerci a Fisica che gestisce gli spazi dell’edificio Paolotti.
  • Nomina comitato Non esiste una modalità di riconoscimento che non passi dal CdS, restano loro come personalità che si interfaccerà con l’Università. La proposta di fondare un’associazione è stata bocciata da entrambe le parti perché bisognerebbe aprire un bando di gestione dell’aula, opzione molto  scomoda. All’effettivo il Comitato di Autogestione verrà nominato dal CdS, con possibilità di modifiche dei suoi componenti tramite comunicazione a questo, senza troppi vincoli. Durante il periodo di assenza del CdS (tra il decadimento e la nuova nomina) si occuperà del Pollaio il presidente del CdS uscente. Tutte le comunicazioni “politiche” alle personalità dell’Università dovranno passare dal CdS, per tutte le questioni tecniche il Comitato potrà comunicare con chi di dovere direttamente.
  • Regolamenti da rispettare In più punti del regolamento proposto si fa riferimento a regolamenti dell’Università e leggi in ambito della sicurezza. Alla domanda esplicita su quali regolamenti siano ci hanno risposto che sono state messe insieme delle norme di comportamento (sia preventive sia da seguire in caso di pericolo) per tutte le aule studio e altre in particolare per il Pollaio. Queste norme ci verranno mostrate appena manderemo una mail al Servizio Sicurezza.
  • Definizione dei gestori e loro formazione Come scritto nel regolamento le persone che faranno parte del Comitato di Gestione dovrebbero fare almeno dei corsi generali sulla sicurezza online, non è chiaro se anche quelli di Primo Soccorso o Antincendio, sarà chiarito sempre nella mail o in un incontro con il Servizio Sicurezza. È stato riconosciuto che il Comitato non può contenere tantissimi nomi, né possono chiudere sempre i soliti tre (stronzi), quindi è stata accettata la possibilità di delegare la chiusura o altri compiti a chi aiuta il Comitato. Ai delegati probabilmente sarà richiesto di fare il test online sulla sicurezza, ma non di più.
  • Controllo di chi entra e studenti non unipd Questo era il punto più importante, specialmente per i rappresentanti eletti, è stata messa tanta carne al fuoco e sono volate tante affermazioni (“l’Ateneo tutela solo gli iscritti unipd”, “nessuno vuole essere la polizia del Pollaio”, “noi siamo aperti alle proposte, ma unipd non può farsi avanti come prima università per una cosa del genere”). Siamo passati dalle richieste di Pietro di unificare i badge degli atenei del Veneto come primissimo passo, alle richieste di Michielan di una presa di posizione pubblica dell’Ateneo rispetto l’ingresso dei non unipd, fino alla domanda sulla fattibilità di rilasciare badge a richiesta tramite un modulo apposito. Ci siamo lasciati con la promessa di chiedere all’ufficio legale la fattibilità delle nostre proposte, con l’idea di definirle meglio su modelli conosciuti di rilascio di badge (Ca Foscari, biblioteche civiche, ecc) e l’idea di avviare una discussione politica della questione in Senato Accademico.
  • Sospensione gestione in caso di violazione Nella loro proposta si parla di sospensione del progetto in caso di violazione di ogni tipo, noi abbiamo chiesto che venga chiarito meglio questo articolo, anche in più punti. Hanno acconsentito, ma vogliono comunque mantenere almeno la possibilità di sospendere il progetto.

 

Abbiamo concluso con la promessa di inviarci le mail di cui ho parlato e trovarci per un nuovo incontro tra circa due settimane.

Spero di essere stato abbastanza esaustivo, le nostre opinioni di certo si leggeranno tra le righe, se volete passate in Pollaio e vi saranno dette chiaramente.

Finisco in prima persona con gli scontati ringraziamenti a chi è stato dietro a tutto. Per quanto se lo meriterebbero, non mi pare il caso di celebrare i soliti noti (li conosciamo), voglio invece sottolineare che tutti i rappresentanti hanno mostrato il loro sostegno e il loro contributo nelle varie riunioni. Tra questi ci sono quelli che ormai passano così tanto tempo in Pollaio e a risolvere i suoi problemi che è impossibile non considerarli Polli. Sono persone che condividono una voglia ammirabile di difendere in prima persona ciò che ritengono importante, una disposizione d’animo che credo sia indispensabile per far crescere questo progetto.

 

Futuro prossimo: lavori in Pollaio e aula davanti

Chi vive in aula studio si sarà ormai abituato agli operai che fanno continuamente lavori ovunque, ci dispiace, ma continuerà così ancora per un po’. I lavori per l’aula studio e common room stanno finendo (si vocifera fine marzo), ma per avere le autorizzazioni necessarie ad aprire sembra che tutto il piano terra del Paolotti debba essere in regola, compresi i locali del Pollaio.

I primi lavori li avrete già notati: nel corridoio delle lavagne c’è un nuovo muro che divide il corridoio appena dopo l’ascensore, quindi per ora è inaccessibile, dopo da quanto abbiamo capito non dovrebbe cambiare nulla.
Tra questa settimana e la prossima, probabilmente lunedì 13 e martedì 14, il Pollaio sarà chiuso per altri lavori su un muro dell’Acquario e sui muri vicino la portineria. Stiamo cercando di chiedere aule in sostituzione almeno per il giorno, quando avremo maggiori informazioni verranno diffuse.

Per quanto riguarda la nuova aula studio invece ripeto che i lavori dovrebbero finire a breve, poi il problema sarà l’acquisto dei mobili e la loro disposizione (si vocifera fine settembre). In linea generale i progetti non sono cambiati molto dalle nostre proposte, ci dovrebbe essere una common-room (con frigorifero, microonde e lavello da cucina), stanze adatte allo studio di gruppo e stanze adatte allo studio singolo. Per quanto riguarda la gestione e gli orari di apertura non si sa ancora niente, ieri abbiamo sfruttato l’occasione per chiedere al Prorettore Da Porto, ma, nonostante la gentile disponibilità mostrata, sembrava meno informata di noi. Ci siamo lasciati con l’intenzione di sentirci via mail.

Date le voci che girano ormai da tempo, abbiamo colto l’occasione per chiedere anche del futuro della Jappelli. È vero che è uno spazio in affitto quindi non conviene mantenerlo così, ma l’Università ha bisogno di aule studio nella zona, perciò non si sta pensando di chiuderla.

 

 

Davide